STALINGRADO Fame e macerie sotto i mortai come l'acciaio resiste la cittą. Strade di Stalingrado di sangue siete lastricate; ride una donna di granito su mille barricate. Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa: d'ora in poi troverą Stalingrado in ogni cittą. L'orchestra fa ballare gli ufficiali nei caffé, l'inverno mette il gelo nelle ossa; ma dentro le prigioni l'aria brucia come se cantasse il coro dell'Armata Rossa. La radio al buio e sette operai sette bicchieri che brindano a Lenin. E Stalingrado arriva nella cascina e nel fienile vola un berretto; un uomo ride, prepara il suo fucile. Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa: d'ora in poi troverą Stalingrado in ogni cittą.